mercoledì 10 febbraio 2016

Pistol Grip Pump

Sto ascoltando un cd Rage Aganist The Machine e scorre Pistol Grip Pump
Un po' di groove in questo inverno con un sole grigio......groove con significato però.
 Di solito, nella normalità del biancore invernale tutti i problemi passano in secondo piano, non c'è spazio per riflettere, l' azione è la condizione primaria, l' imperativo è essere nel posto giusto nel momento giusto e tutto questo impegna ogni cellula del nostro corpo tant'è che tutto scorre intorno indifferente perché la concentrazione è focalizzata su altro.
Ma quest' inverno è diverso... mette alla prova e tramite i social network tira fuori il peggio di noi, il nostro ego appagato solo dai like ormai...che triste...
Facebook è uno dei segnali del decadimento culturale della nostra società, i rapporti interpersonali vengono dettatati da gruppi chiusi o aperti, chat e soprattutto da amici virtuali e i LIKE, i famosi LIKE....questa cosa mi sta facendo venire il vomito...
Gente, che ormai rimbambita cammina per strada lobotomizzata, guardando il telefono...tra un po', forse un futuro già presente, ci sarà gente che su una cresta camminerà guardando Facebook...scalerà guardando Facebook... scierà guardando Facebook.
Non posso esimermi da tutto questo....ma comincio ad avere la consapevolezza che in tutto questo c' è qualche cosa di profondamente sbagliato.
Il rischio è quello di perdere la libertà, mettendo il nostro pensiero, le nostre emozioni in vetrina, le sottoponiamo all' attenzione globale.
Devi essere consapevole che facendo ciò, cose a cui tieni profondamente possono essere criticate, possono essere deturpate dalla malvagità umana...perchè l' umanità nel senso di genere umano non ha niente a che vedere con "l'umanità" intesa come sentimento...


Detto questo, sorge la domanda; ma perché non ti togli da Facebook e così risolvi i tuoi problemi.
Sorge la risposta, ci stò pensando.
pistol grip pump





4 commenti:

  1. Per molti la realtà virtuale è molto più facile, dolce e felice della realtà fisica.
    Si vive di numeri e si scopre che non si sa contare.
    Si gioisce nella muta condivisione più che nel vivere l'attimo con intimità.
    C'è spazio per tutti, sicuramente.
    La rinascita dei timidi e di chi non sa comunicare di persona.
    Ma ricordiamoci sempre che tutto è solo ed esclusivamente un mezzo, sta a noi non diventare vittima.
    Perché togliersi? Perché non spegnere la tv o la radio o smettere di leggere? In fin dei conti anche un libro è una sorta di Facebook, uno scrive e tu leggi.
    Sono riflessioni, non critiche.
    Sono diversi modi di vedere ciò che ci circonda.
    Io credo che noi siamo noi, un Facebook o un Twitter non ci migliora ne ci peggiora.
    A volte siamo attivi, a volte siamo passivi e stiamo bene in un angolo ad osservare ciò che accade attorno a noi.

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  2. Il problema delle persone è quando vogliono autoconvincersi di essere quello che non sono. Le persone hanno bisogno di sentirsi perfette. Funziona coi social network, funziona coi porno. Io odio il pc e ne farei volentieri a meno, se non ci dovessi lavorare. Farei anche a meno della macchina, degli impianti da sci e del maledetto cellulare. Però alla fine finché decidi di vivere in un posto (società) devi venire a patto a delle cose. Sei sui social network nella stessa misura in cui hai il cellulare. Si potrebbe vivere senza cellulare al giorno d'oggi? no. Però puoi provare a usarlo nel modo meno idiota possibile, cioè evitando di utilizzarlo se sei a bere una birra con gli amici.Io provo ancora a vederci il lato democratico del fatto che tutti possono avere una pagina o un blog.
    Che per inciso è: in mezzo a tanto schifo sono contento di potermi leggere il tuo blog.
    ciao!

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